Installazione/strumento: Moduli: ferro e zinco, 25x25cm; Supporti: 115cm Base supporti: ferro tondo, r 8cm; Piedistallo: cassa in plastica, 80x50x40cm; Suono: Casse audio, 80w; Microfoni a contatto, effettiera, mixer, loopstation, 28 dicembre 2017-26 maggio 2018
Questo lavoro vuole essere un tradimento delle aspettative nei con- fronti di quella che può apparire come un’innovazione che non può perdersi nel tempo. Attraverso sette tipi diversi di moduli metallici ottenuti attraverso lo stesso processo di creazione che comprende: una diversa forma, un diverso tipo di incastro dei pezzi e una diversa texture su tutta la loro superficie. Creati con lo scopo di essere abbandonati per deperire, in modo da perdere il loro valore estetico, attraverso la fusione di un processo di rarefazione controllata e voluta con quella reale.
In un primo momento queste strutture sono state letteralmente suonate, l’obbiettivo è quello di poter associare attraverso la musica tratta da essi una sorta di senso per la loro esistenza. Questa diventa una sorta di colonna sonora che riempie l’ambiente nel quale essi, dopo il loro recupero, vengono installati. Con il processo di montaggio per la loro ri-esposizione vengono successivamente relegati in un unico punto, quasi accatastati, in un ambiente tanto grande da farli perdere di importanza.
Così una volta esaurita la curiosità nei loro confronti si può procedere oltre quello che è un ambiente apparentemente consumato e privo: sia di un qualunque sentimento, sia di un apparente significato.
28 dicembre 2017_Creazione suoni collaborazione con Francesco Marani, San Briccio di Lavagno (VR)



26 maggio 2018_Installazione in occasione di Surrender to the void, Verona risuona, San Briccio di Lavagno (VR)

